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Progetto Prov@Work – settembre 2012 – giugno 2013 


Il progetto Prov@work,promosso dalla Provincia di Torino, in collaborazione con diversi enti del territorio, tra cui Ceipiemonte, è stato avviato a settembre 2012 ed è terminato a giugno 2013. 

L’iniziativa, finanziata dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi, ha coinvolto 120 immigrati non-UE ad alta e bassa professionalità, mediatori culturali e orientatori, aziende operanti sui mercati esteri e interessate ad accogliere tirocinanti con competenze multi-culturali e linguistiche, nonché la rete degli enti pubblici e privati che si occupano di orientamento e inserimento lavorativo. La varietà di attività e servizi proposti è stata resa possibile da un ampio partenariato cha ha riunito i seguenti enti del territorio provinciale: Ceipiemonte, Casa di Carità Arti e Mestieri onlus, En.A.I.P. Piemonte, S&T, Associazione Formazione 80, IRES Piemonte, Terre Mondo, Arcidiocesi di Torino-UMP, ASAI e la Città di Torino. 

Nell’ambito del progetto Ceipiemonte ha seguito un gruppo di 17 stranieri non-UE regolarmente soggiornanti in Italia, che è stato selezionato su 176 candidati attraverso test scritti e interviste. 

I 17 laureati e laureandi selezionati, provenivano dai seguenti paesi: Albania, Argentina, Bielorussia, Brasile, Camerun, Federazione Russa, Marocco, Moldavia, Ucraina, Venezuela. Il 59% dei selezionati era di sesso femminile; il 23,5% risultava avere una residenza in Italia di lunga durata (10 anni ed oltre), un altrettanto 23,5% risultava residente da oltre 5 anni, solo il 12% da meno di 2 anni. Rispetto all’età anagrafica, i due gruppi più consistenti erano quelli di età compresa tra i 26-30 anni (47%) e tra i 31-39 anni (35%). Il 12% possedeva una seconda Laurea (la prima conseguita in patria e la seconda in Italia).

Sono stati inseriti in un percorso formativo sulle problematiche commerciali internazionali e di tecnica degli scambi, che ha incluso un corso di perfezionamento a livello avanzato della lingua italiana (“Lavorare con l’estero: istruzioni per l’uso”). La metodologia didattica è stata di tipo attivo, coniugando lezioni frontali, studio di casi, visione e analisi di filmati, brain storming, simulazioni, lavori di gruppo. Parallelamente alle lezioni in aula i corsisti hanno avuto modo di cimentarsi in colloqui individuali con 73 aziende interessate ad ospitare un tirocinante. In totale sono stati organizzati 120 colloqui individuali. I tirocini di 2 mesi sono stati 16 poiché un partecipante ha deciso di emigrare in Nord Europa terminato il corso. L’81% delle aziende ha proposto al tirocinante una continuazione della collaborazione, che nella maggior parte dei casi è consistita in una proroga del tirocinio da 1 a 4 mesi. A 7 mesi dalla fine del progetto il 41% dei partecipanti risultava occupato contro il 59% ancora disoccupato. Di questi 2 donne non hanno accettato il lavoro offerto per problemi di conciliazione lavoro-famiglia.