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A cura dell'Avv. Chiara Ciuccarelli, Esperto doganale di Ceipiemonte
Studio Tributario e Societario - Deloitte

Si segnala che il 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la nuova versione del Sistema Armonizzato (SA), nonché della Tariffa, pubblicata nella GUCE serie L 414 del 19 novembre 2021.
La Tariffa è basata sul Sistema Armonizzato di designazione e codificazione delle merci (SA) – comune a livello di 6 cifre a tutti i Paesi aderenti alla Organizzazione Mondiale delle Dogane – e contiene le voci doganali (VD, 4 cifre), le sotto voci (6 cifre) e le nomenclature combinate (NC, 8 cifre), nelle quali trovano classificazione le merci oggetto di scambi internazionali.
Il Sistema Armonizzato così come la Tariffa vengono periodicamente aggiornati (il primo ogni cinque anni, la seconda ogni anno) per tenere conto delle modifiche dei requisiti in materia di statistiche e di politica commerciale e degli sviluppi tecnologici e commerciali.
La versione del SA che entrerà in vigore a gennaio 2022 apporta all’attuale versione del 2017 numerose modifiche, consistenti principalmente nel riconoscimento di nuovi prodotti, e quindi nella creazione di nuove voci e sotto voci, o nell’eliminazione di quelli oggetto di bassi volumi di scambi. In linea con i cambiamenti del SA, le modifiche apportate alla Tariffa 2022 riguardano la maggioranza dei Capitoli, nonché l’introduzione di alcuni codici specifici riguardanti prodotti utilizzati per la lotta contro il Covid-19.

La classificazione doganale di un bene è la base di tutte le attività doganali connesse agli scambi internazionali: dal codice doganale dipendono l’applicazione dei dazi e della fiscalità interna, le regole sull’origine, le regole sui beni dual-use e l’applicazione delle misure di politica commerciale.
Il processo e il risultato della classificazione sono precise responsabilità di un’azienda che opera sui mercati internazionali: l’attribuzione del codice deve essere fatta in maniera rigorosa e con strumenti specifici e con la consapevolezza degli impatti, tariffari e non, afferenti le importazioni e le esportazioni.
Poiché un’errata classificazione può comportare rilevanti conseguenze per un’azienda come, ad esempio, sanzioni amministrative e penali, è auspicabile procedere ad una revisione della classifica attuale per verificarne l’allineamento alla nuova Tariffa.


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